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Tricomoniasi

  1. Che cos’è la tricomoniasi?
  2. Come si trasmette?
  3. Quali possono essere i sintomi e le conseguenze?
  4. Con quale test viene diagnosticata?
  5. Come viene trattata?
  6. Il trattamento deve essere esteso anche ai partner sessuali?
  7. Come prevenire una (re)infezione?

Che cos’è la tricomoniasi?

La tricomoniasi è un’infezione causata dai parassiti Trichomonas.

Come si trasmette?

L’infezione da Trichomonas vaginalis si trasmette attraverso i rapporti sessuali. Contrariamente a quanto il nome può indurre a credere, il parassita colpisce sia le donne che gli uomini.

Quali possono essere i sintomi e le conseguenze?

L’infezione è spesso asintomatica: la metà delle donne non presenta disturbi, negli uomini l’assenza di sintomi patologici è addirittura la regola.

Nelle donne:

  • secrezioni vaginali chiare, schiumose e maleodoranti
  • prurito
  • bruciore durante la minzione

Negli uomini:

  • bruciore durante la minzione
  • arrossamento e irritazione del glande

Se non viene trattata, l’infezione può provocare sterilità sia nella donna sia nell’uomo.

Con quale test viene diagnosticata?

La tricomoniasi è diagnosticata attraverso l’analisi di uno striscio della mucosa della vagina o del pene.

Come viene trattata?

La tricomoniasi può essere guarita con antibiotici.

Il trattamento deve essere esteso anche ai partner sessuali?

Le persone affette da tricomoniasi devono cercare di risalire, insieme al medico, alla persona da cui potrebbero aver contratto l’infezione e a chi potrebbero già averla trasmessa. I partner sessuali così individuati devono essere informati della diagnosi affinché possano sottoporsi agli esami del caso e, all’occorrenza, al trattamento appropriato.

Gli attuali partner sessuali dovrebbero sottoporsi contemporaneamente alla cura per escludere il rischio di un effetto ping-pong, ossia di reinfezione reciproca. Il contemporaneo trattamento del partner consente inoltre di rinunciare al preservativo durante i rapporti sessuali.

Come prevenire una (re)infezione?

L’uso del preservativo diminuisce, ma non esclude del tutto, il rischio di contrarre la sifilide. L’infezione deve essere diagnosticata precocemente e trattata.

Occorre pertanto rispettare le seguenti regole:

Chi cambia spesso partner sessuale o ne ha più di uno nello stesso periodo dovrebbe consultare il suo medico o un altro specialista sulla sifilide e su altre infezioni sessualmente trasmissibili e chiedere se è necessario sottoporsi a dei test.

Se è stata contratta l’infezione, il sito www.lovelife.ch contiene consigli su come informare il partner.

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